Dente del giudizio: come affrontarlo?
Hai mai sentito parlare del dente del giudizio? Quel dente che sembra essere arrivato solo per seminare il caos nella tua bocca? Se questi denti ti stanno dando problemi o semplicemente sei curioso di sapere perché è così temuto da molti, sei nel posto giusto.
In questo articolo, ti sveleremo i segreti di questo ostinato intruso.
Buona lettura!
Denti del giudizio: quali sono?
Se ne contano quattro: due nella mascella superiore e due nella mascella inferiore e sono gli ultimi denti di entrambe le arcate (sia inferiore che superiore).
Quando compaiono e perché?
I quattro denti del giudizio sono gli ultimi denti che compaiono nella dentizione permanente in una età compresa tra i 18 e i 25 anni. Questi non sempre erompono o in alcuni casi possono rimanere all’interno dell’osso, nella gengiva, o non avere spazio sufficiente per crescere correttamente.
È ormai assodato che i denti del giudizio non sono più utili ai fini della masticazione. Infatti, i denti del giudizio servivano ai nostri antenati per mangiare cibi difficili da masticare, come ad esempio carni crude. Inoltre, il nostro cranio è aumentato di dimensioni riducendo così la mascella inferiore. Risultato? Nel migliore dei casi restano inclusi nell’osso, o emergono parzialmente nella bocca senza riuscire a completare l’eruzione, innescando una serie di problemi.
I terzi molari causano l’accavallamento degli altri denti?
Molti sono convinti che i denti del giudizio siano in grado di accavallare gli altri. Ma su questa osservazione non ci sono assolutamente evidenze scientifiche e, a livello intuitivo, riesce difficile credere che fisicamente un dente riesca a spingere altri sette in avanti.
Secondo alcuni studi, i denti continuano a inclinarsi in avanti per tutta la vita a causa della forza che esercitiamo nella funzione masticatoria. Secondo altri, intorno ai 18 anni, c’è un ultimo “picco” di crescita della mandibola.
Sembra quindi poco giustificata la scelta di togliere i denti del giudizio per prevenire l’accavallamento dei denti!
I sintomi del dente del giudizio
Questi denti possono causare una serie di sintomi sgradevoli che, difficilmente, possono essere ignorati. Vediamone alcuni:
- arrossamento e gonfiore delle gengive;
- disagio durante la masticazione;
- dolore locale;
- talvolta febbre.
Le complicanze che possono causare questi denti sono molteplici, per questo è importante fare una visita di controllo dal dentista appena si presentano i sintomi.
Quando estrarli?
Non sempre è necessario procedere con l’estrazione di questi denti. Infatti, quando non creano disturbi di alcun tipo, i denti del giudizio possono anche rimanere nella loro sede per tutta la vita.
Ad ogni modo, ciò che è certo, è che l’estrazione dei denti del giudizio si rivela indispensabile nelle seguenti circostanze:
- se questi sono colpiti da pulpiti o ascessi dentali;
- se rimangono inclusi (ovvero se rimangono incastrati nell’osso e non sono visibili ad occhio nudo);
- se crescono orizzontalmente e, spingendo sui secondi molari, provocano dolore durante la masticazione;
- se si scheggiano o si rompono;
- se serve spazio per un trattamento di tipo ortodontico (apparecchio).
Come comportarsi nel post operazione
Di solito, entro le prime 48 ore il paziente può rilevare la comparsa di gonfiore, lividi, sanguinamento e dolore.
A seconda della valutazione del dentista e delle circostanze specifiche, potrebbe essere necessaria una copertura antibiotica sia prima che dopo l’intervento di estrazione.
I comportamenti che di solito bisogna tenere post operazione sono:
- Non sciacquarsi la bocca per le prime 8-12 ore dopo l’estrazione;
- Non assumere bevande o cibi caldi;
- Non fumare, per i primi 2-3 giorni successivi all’estrazione:
- Non masticare gomme per una settimana dopo l’estrazione;
- Non assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico (Aspirina) che potrebbero interferire con la coagulazione;
- Non spazzolare i denti in quella zona per almeno una settimana in caso di estrazioni complicate;
- Non praticare attività sportiva o attività fisiche pesanti per i primi 2 o 3 giorni successivi all’estrazione;
- Dormire con la testa sollevata da più cuscini per far diminuire il gonfiore;
- Seguire una dieta costituita da cibi freddi, soffici e molti liquidi.
Durata e costo dell’estrazione
La durata dell’estrazione di un dente del giudizio avviene in una soglia temporale basata sulle complessità specifiche della situazione e dal numero dei denti da estrarre.
Di conseguenza, varia anche il costo. L’estrazione avviene in ambulatorio in anestesia locale o, se il paziente lo richiede (e le condizioni lo consentono) in sedazione cosciente e senza day hospital.
In conclusione
È fondamentale consultare regolarmente il proprio dentista per monitorare la salute dei denti del giudizio e prendere decisioni informate riguardo alla loro eventuale estrazione. Ricordate che ogni caso è unico e richiede una valutazione individuale.
Ti sta spuntando il dente del giudizio? Non ignorare i segnali. Ti aspettiamo per conoscerti!