MICROSCOPIO OTTICO

La ricerca di un’elevata qualità delle prestazioni erogate, il bisogno di migliorare la prevenzione e la diagnosi delle patologie orali, ci hanno sempre più spinto ad utilizzare, durante il nostro lavoro ingranditori professionali e microscopi operatori, che ci permettono una maggiore accuratezza nell’esecuzione delle cure dentali.

Cos’è il microscopio ottico

I microscopi ottici sono tecnologie di alta precisione che ci permettono di cogliere ogni singolo dettaglio rendendo visibili anche le strutture più piccole. Si pensi che possono ingrandire fino a 32 volte la zona puntata.

Questi microscopi sfruttano la luce con delle lunghezze d’onda dall’infrarosso all’ultravioletto e comprendendo, ovviamente, tutto lo spettro visibile. Il microscopio ottico è uno degli strumenti più importanti per situazioni sia operative che diagnostiche, la sua presenza fa la differenza in termini di qualità e precisione.

Le sue caratteristiche principali sono:

  • Gli ingrandimenti che permettono di mettere in evidenza dei particolari che probabilmente passerebbero inosservati a occhio nudo
  • La luce coassiale che è la possibilità di convogliare tutta la luce possibile in un sol punto, creando un fascio di luce che permette una sorprendente visibilità delle strutture e dei tessuti.
  • La visione stereoscopica che permette di vedere l’immagine con tutti e due gli occhi, per poter determinare con estrema precisione la dimensione e la profondità dell’oggetto interessato, avendo maggior controllo degli strumenti utilizzati.

Quando viene usato

Questo strumento viene utilizzato in diversi campi della nostra pratica. Gli ingrandimenti sviluppati da questo microscopio sono molto utili in fase di diagnosi e di pre operazione e viene particolarmente utilizzato:

  • nell’endodonzia, in cui è fondamentale una visione chiara dei canali del dente.
  • Nella parodontologia dove spesso viene utilizzato per rilevare il tartaro sottogengivale e diventa fondamentale nel trattamento chirurgico delle tasche parodontali o nella ricopertura delle recessioni gengivali.
  • Nelle protesi per controllare i monconi e per chiudere con estrema precisione la corona sul dente, evitando imprecisioni tra il moncone e la protesi.